I surfisti italiani si dividono in tre categorie:
- Quelli che lavorano l’inverno per concedersi una vacanza durante l’estate.
- Quelli che lavorano senza sosta in estate per poter partire d’inverno.
- Quelli che lavorano sempre e si arrangiano come possono.
Qual è la cosa che ci accomuna? La difficoltà di scegliere il posto giusto dove trascorrere i nostri viaggi di surf.
Rotolando verso sud (est)
Come al solito le mete più ambite sono quelle tropicali. L’Indonesia è presa ogni anno sotto assedio anche se, come ci hanno detto gli habitué, questa è stata la peggior stagione mai vista. Premettendo che i viziati trovano sempre qualcosa di cui lamentarsi, è certo però che andare dall’altra parte del mondo ed entrare in acqua a combattere con altre centinaia di persone non è la miglior opzione, soprattutto se si hanno pochi giorni di vacanza a disposizione per i propri viaggi di surf.
Una volta Bali, le Maldive o le Mentawaii erano come la carta del monopoli “esci gratis di prigione”. Prendevi un aereo con la sicurezza che avresti trovato onde da sogno ed il tuo spazio in line-up. L’affollamento era già un problema, ma da dopo il covid la situazione sta diventando insostenibile. Gli influencer hanno venduto un’immagine da sogno di questi posti richiamando un turismo che per la maggior parte dei casi è molto superficiale. Ovviamente le location già sature mal sopportano questo tipo di invasione causando non pochi problemi. Come ci ha raccontato anche Giada Legati durante il podcast agli XMasters, inoltre l’inquinamento dell’ambiente a terra ed in acqua è completamente fuori controllo.
Quali sono le alternative?
Se non volete rimanere imbottigliati nel traffico balinese oppure andare a combattere per un’onda alle Maldive contro brasiliani ed israeliani agguerriti, la soluzione potrebbe essere la più classica: per nostra sorpresa, in condizioni di mare impegnative e non, abbiamo trovato la Francia meno affollata del solito. Il numero dei surfisti è aumentato a dismisura è vero, ma a differenza di location come Maldive ed Indonesia, dove le onde anche se grandi sono indiscutibilmente più facili da prendere, posti come la Francia e Portogallo tornano ad essere la soluzione migliore per i viaggi di surf. Con la pandemia i viaggi lontani era divenuti costosi e difficili, con la vita tornata alla normalità anche l’Europa ha smaltito un po’ di traffico in line-up.
Senza contare che da qualche anno le regole qui sono ancora più ferree. Le federazioni di Spagna, Francia e Portogallo hanno imposto delle leggi rigide per scoraggiare tutti i pirati del settore ad organizzare surfcamp e lezioni senza permessi o brevetti. In Francia ad esempio si deve superare un esame molto difficile e chiunque insegni il surf deve essere in possesso del brevetto francese. In caso contrario ci si deve appoggiare alle scuole locali. Le lezioni vengono sempre svolte in aree delimitate non recando disturbo ai surfisti più esperti. Se sei un beginner in cerca di una surfcamp con scuola di surf autorizzata, ti consigliamo di rivolgerti a Roofless, società sorella di Blackwave.
Anche il nord della Spagna ha ottime destinazioni che spesso vengono sottovalutate. Oltre alla conosciutissima Cantabria, anche la Galizia potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione per i vostri viaggi di surf.
Alaïa Bay
Se avete soltanto il weekend a disposizione per surfare ed il mare è calmo, Alaïa Bay (leggi la nostra ultima recensione) rimane una delle scelte migliori per togliersi la voglia di onde. Molto vicino all’Italia, si raggiunge in poche ore (sia in treno, che in auto che in aereo). Sion è ben collegata e organizzandosi con qualche amico si riescono ad ammortizzare anche i costi di viaggio.
In cerca di gloria in giro per lo stivale
Partiamo con il dirvi che passare le vacanze estive in Italia oltre che non essere economico è anche stressante. D’altra parte per questa volta non possiamo lamentarci: Luglio ed Agosto ci hanno offerto lunghe giornate di onde e per un breve periodo di tempo ci siamo illusi di essere stati teletrasportati in California. È andata meglio alla Sardegna, ma come ci hanno segnalato in molti tra traghetto/aereo e pernottamento, l’isola italiana costa più delle Maldive. Se onde e prezzi ci costringono ad andare lontano dal nostro amato paese, quali altre opzioni ci restano per non spendere un capitale e surfare felici senza troppo stress ed affollamento?
Africa
Ormai ve lo ripetiamo da un bel po’: l’Africa è la nuova frontiera del surf. Onde deserte da scoprire, pochissimi locali sul picco e popolazioni molto accoglienti, posti fantastici da visitare e nuove culture da conoscere e scoprire. È vero, ci sarà da sporcarsi un po’ le mani e non tutto potrebbe essere così facile come sembra, ma ormai in posti come ad esempio il Senegal o la Liberia si trovano surf camp e strutture ricettive comode e moderne.
Le immagini delle mareggiate in Namibia hanno fatto il giro del mondo ed il paese negli ultimi anni sta scalando le classifiche del turismo grazie anche alle meraviglie che ha da offrire. Tra resort e safari, i surfisti più esperti possono tentare di surfare l’onda infinita di Skeleton Bay oppure semplicemente andarsi a godere lo spettacolo dei professionisti. Vi sconsigliamo di andare in Marocco durante l’estate, le swell sono poco consistenti.
Un’altra meta molto in voga è il Sudafrica, vi parleremo più nel dettaglio di questa esperienza visto che Leonardo è appena rientrato ed ha documentato attentamente tutto quello che c’è da sapere su questo bellissimo paese. Anche il Mozambico resta una destinazione alquanto mistica. Abbiamo una mezza idea di andare a sondare il terreno per voi, d’altronde qualcuno deve pur farlo questo sacrificio.