28 Novembre 2021. Guardando le cartelle fotografiche raccolte su Lightroom, mi rendo conto per la prima volta che le ultime due settimane non sono state un sogno. Quella è la data in cui la mareggiata ha avuto inizio. Due settimane di onde. Incredibile vero? Questo inverno mediterraneo è decisamente partito con il piede giusto.
Le onde non mi hanno dato il tempo di riguardare tutte le foto scattate durante gli ultimi quattordici giorni. Invidio un pochino i fotografi che la sera stessa arrivano a casa e fremono per postare gli scatti fatti durante il pomeriggio. Alla fine dell’ennesima giornata di surf, ne parlo con Fabio, meglio noto nell’ambiente come “Palmè”, fotografo di fama internazionale che di mareggiate ne ha viste passare tante: “Una volta non era così, le foto migliori le conservavamo tutte, rimanevano ferme anche per mesi. Ora non si fa in tempo ad arrivare a casa che un foto-amatore a caso in cerca di gloria ha già sputtanato la foto del surfista con cui stavi lavorando. Non c’è il rispetto e non c’è la cultura del surf.”
“Polemica social”
Premettiamo che lo spot non è segreto e chi ci surfa lo conosce benissimo. Io e Fabio scattiamo in quel posto da ormai diversi anni e non abbiamo mai avuto problemi. Ho deciso di aprire questa parentesi di comune accordo con Palmè per spiegare che spesso la frenesia e la voglia di farsi notare vanno a discapito di atleti e professionisti che da anni si dedicano a raccontare il surf in Italia, impegnandosi soprattutto a rispettare i locali che con comprensione ed ospitalità ci hanno sempre accolti. Queste azioni portano a creare malumori ed incentivano l’affollamento di determinati spot che spesso sono anche pericolosi, soprattutto per i neofiti che si fanno ingolosire dal materiale che viene fatto da atleti preparati ed esperti.
Racconto della swell
Archiviata la parentesi polemica, il ricordo che ci rimane di questa swell infinita è più che dolce. Onde costanti e di misura hanno caratterizzato queste due ultime settimane. Da nord a sud ho seguito alcuni atleti tra cui Gianmarco Pollacchi, Brando Giovannoni e Giovanni Evangelisiti con l’intento di realizzare un filmato che raccontasse, accompagnato dalle foto di Fabio Palmerini, un viaggio incredibile attraverso alcune delle onde più belle d’Italia. Per questo articolo abbiamo deciso di non utilizzare le fotografie più belle, per dare seguito alle parole che ci siamo scambiati al riguardo, ma di conservarle per qualcosa di più bello che dia il giusto valore a tutto ciò che sta dietro al nostro lavoro. In primis la pazienza, a seguire il freddo patito, la pioggia presa e l’amicizia che da sempre accomuna ogni trasferta.
Ci siamo mossi per buona parte della costa nord tirrenica alla ricerca delle condizioni migliori, le onde sono sempre state una buona costante ma il vento non sempre ha voluto collaborare. Il rischio è sempre alla base delle nostre scelte. La prova schiacciante è la session che Fabio e Giovanni hanno tirato fuori dal cilindro a Levanto, un’ora di onde è valsa più dei tanti chilometri percorsi.
Nei giorni centrali della settimana, la misura della swell è stata più contenuta ma i venti deboli o assenti ci hanno permesso di godere di onde intorno al metro. Ci siamo mossi per tutta la Toscana trovando ottime condizioni dall’alba al tramonto.
Dopo due giorni di brutto tempo caratterizzati da pioggia e vento, è arrivata quella che a parere nostro è stata la mattinata più bella delle ultime due settimane. L’inverno mediterraneo ha espresso tutto il suo potenziale durante le ore antecedenti al pranzo di sabato. Alle prime ore del giorno il mare sempre grosso e arruffato non dava sensazioni positive, il vento che le carte meteo davano di terra, spirava leggermente onshore. Inizia il pellegrinaggio dei vari spot, una pausa colazione nel mezzo, poi finalmente gli eventi iniziano a prendere una piega favorevole. Il mare si distende ed il vento di terra dona una bella forma alle onde. Giovanni, Gianmarco e Brando corrono in acqua, consci che quella probabilmente sarà l’ultima session di questa incredibile swell da inverno mediterraneo.
Più a sud, anche Roby D’amico ha potuto rimettere finalmente piede in acqua. Dopo aver saltato gran parte delle ultime mareggiate a causa di un fastidioso infortunio alla caviglia, il surfer di Ladispoli ha trovato le condizioni perfette per tornare a scivolare sulle onde.
All’orizzonte il meteo annuncia una settimana di riposo, ma aspetteremo il prossimo giro di valzer sicuri che l’inverno mediterraneo abbia ancora molto da dire.