Grazie a voi lettori AQVA Magazine è stato un successo, ci avete regalato una soddisfazione enorme con 200 preordini in 1 mese e già tantissimi commenti emozionati, entusiasti, esaltati ora che le riviste stanno arrivando nelle vostre case. Da Sondrio a Messina, con una forte maggioranza di surfisti dell’entroterra, AQVA Magazine ha riunito tutti nella passione per i racconti di mareggiate che in un attimo, com’è tipico del Mare Nostrum, possono prendere una piega inattesa, diventando leggenda oppure cocente delusione. È interessante e da approfondire il tema dei “surfisti dell’entroterra”, chiamo così le tantissime persone che hanno acquistato una copia di AQVA da province lontane centinaia di chilometri dal mare. Una relazione a distanza che rende l’amore cieco, aumentando il desiderio di surf e onde, che diventa quasi insaziabile. Che cuore ragazzi, vi vogliamo bene.
AQVA Magazine per regioni: chi vince?
La Toscana sale sul gradino più alto sul podio delle copie vendute, seguita a stretto giro dal Lazio. Roma la provincia in testa. Al terzo posto, colpo di scena ma nemmeno troppo, l’Emilia-Romagna, in cui però c’è più Emilia (sull’asse Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna) che Romagna. Seguono Veneto e Lombardia praticamente a pari merito, la Liguria finisce dietro al Piemonte invece, un dato sorprendente. Staccate le isole e questo ci dispiace, perché Sicilia e soprattutto Sardegna sono snodi cruciali del surf mediterraneo. Ci faremo sentire più vicini.
AQVA Magazine ha superato le nostre aspettative, come anche il Generazioni Tour dello scorso settembre, ma non sempre le idee che lanciamo ottengono riscontri. È bene ricordarlo, perché non siamo infallibili né i migliori, siamo soltanto il surf media che tutti noi malati di surf meritavamo. Due mesi fa ad esempio annunciavamo con grande fiducia e fomento Surf Devs Collective, un progetto NFT legato al mondo del surf. Oggi col crollo di ogni mercato finanziario e la fiducia degli investitori nelle crypto ai minimi storici possiamo dire che non è andata bene, SDC è in standby. Ma crediamo nell’idea, a tempo debito torneremo più forti con un nuovo tentativo.
Il salmastro nel dna del nostro popolo
Il Magazine cartaceo invece era un progetto quasi a colpo sicuro, perché surf e riviste sono fatti per stare insieme. In più, e lo dico senza timore, anzi gonfiando il petto, nessun paese ha una passione per il surf comparabile alla nostra.
Citando un estratto del Capitolo I – Mare Nostrum, Tommaso scrive:
Quasi 8.000 chilometri di costa. Quasi 800 isole, di cui soltanto 80 abitate. Sono 645 i Comuni dell’Italia bagnati dal mare. Da nord a sud è forte e radicata la cultura marittima, il nostro popolo ha nel DNA il salmastro.
L’obbligo di viaggiare alla ricerca dell’onda perfetta per noi non è un sacrificio, anzi: è un piacere. L’obbligo dei pionieri del surf italiano che alla fine degli anni ’70 erano costretti a produrre da soli le tavole perché non c’erano negozi o shaper pronti ad esaudire i loro sogni. Eccoli i richiami dal passato, gli esploratori e gli inventori. Da Colombo a Vespucci, da Leonardo Da Vinci a Galileo. L’Italia è così, non ama le sfide facili e surfare in Italia è una delle sfida tra le più ardue.
Terminato il mese di preordini con l’esaurimento dell’offerta Special Pack, da oggi e fino al volume 1.1 di AQVA Magazine sarà sempre possibile acquistare la rivista al prezzo di 20€ con spedizione gratuita e stampa fotografica in omaggio. Continuiamo insieme sull’onda lunga del nostro amore per il surf mediterraneo. Grazie di cuore.