L’estate è la stagione in cui il surfista mediterraneo va alla ricerca delle onde. La variante stagionale comune è che non ci sono certezze, una previsione ottimale può trasformarsi in una delusione colossale in un battito di ciglia. Dopo una mattinata di lavoro, se sei ad Hossegor il modo migliore per mettersi alle spalle le ore al computer è la Beach Life.
Con un bel gruppo di amici della nazionale italiana abbiamo piazzato i nostri ombrelloni in una spiaggia poco frequentata. Ad Hossegor i picchi sono infiniti ma bisogna aver voglia di cercare, di scalare tante dune con i piedi che affondano nella sabbia. Abbiamo avuto le classiche condizioni dei beach break francesi: onde lunghe ed un po’ attive, con vento leggero che faceva crescere il mare, gran corrente e sole splendente. La settimana era partita con pioggia, freddo invernale e condizioni tutt’altro che estive. Il bello della beach life è proprio questo: scegli uno spot, ti accampi sulla sabbia ed aspettare il momento migliore osservando il mare. No stress, solo chilling.
Arriviamo sullo spot all’ora di pranzo, prendiamo qualche baguette e degli affettati per spizzicare e ci dirigiamo verso le dune. Le onde sono buone, c’è più misura del previsto. Non c’è tempo per mangiare, posiamo le nostre cose al volo e andiamo in mare. Ovviamente sotto agli ombrelloni tutti i ragazzi hanno lasciato una grande varietà di tavole da provare. Con le condizioni in rapido cambiamento avere qualche alternativa è sempre bene, sia per l’allenamento che per il divertimento.
Il sole finalmente ci scalda. Raggiugiamo la lineup chi in costume, chi in corpetto, i più freddolosi in muta da 2 millimetri. Filippo Marullo e Brando Giovannoni possono testare condizioni perfette in vista degli Europei Juniores che nel mese di Luglio si terranno a Santa Cruz in Portogallo. Filippo sceglie di iniziare con il longboard, disciplina in cui l’Italia può far bene. Grande stile e controllo per Pippo, il più trap della banda sempre in tuta e ciabatte Lacoste, che per aumentare il tasso di difficoltà sceglie di destreggiarsi senza il laccetto in mezzo al traffico estivo con la tavola shapata dall’amico e mentore Matteo Fabbri.
Poco dopo entrano anche i due veterani della nazionale open, Roby D’Amico ed Edoardo Papa. Per i più piccoli è sempre un piacere poter approfittare della loro presenza per osservare i movimenti ed ascoltare suggerimenti utili alla loro crescita.
Tra un’onda e l’altra sono passate più di due ore e la fame inizia a farsi sentire. È il momento per godersi della sana beach life prima di ributtarci nelle sinistre di Hossegor.
Una dormita sotto al sole, un panino, qualche chiacchiera e via di nuovo in mare. In mare c’è anche il direttore Leologico che tra una chiamata e una mail sotto all’ombrellone riesce anche ad incastrare un paio di manovre discrete.
Sul finire della giornata la marea aumenta, il mare ingrossa, il vento rinforza e le nuvole si fanno minacciose. Cotti dal sole e dal sale, smontiamo l’accampamento e ci dirigiamo verso casa. Ci aspetta una grigliata celebrativa nella Surf Lodge di Roofless: biliardino, ping-pong, birre e tante storie raccontate dallo Zio Roby.
La giornata di beach life è già un ricordo. Guardiamo all’orizzonte in attesa di una nuova perturbazione con pioggia e onde di misura, il bello della pazza estate oceanica.