Il primo No Surf Setz Pro ha portato tanto surf di qualità a Wakeparadise Milano. Grazie all’entusiasmo degli atleti in gara e del grande pubblico di appassionati (oltre 500 persone) che hanno raggiunto l’Idroscalo l’8-9 Settembre, siamo riusciti ad unire sotto un’unica passione i surfisti di città e quelli cresciuti sulla costa. Il contest è stato uno show: ritmato, senza pause, vario, esaltante. Non era scontato. Avevamo paura che con così poche ore di preparazione, considerando che la maggior parte dei surfisti in gara non avevano alcuna esperienza pregressa nella surfpool di Wakeparadise, le manovre sarebbero state sempre le stesse, mai così innovative e radicali. Il mega assegno da 2000€ è finito nelle mani di Roby D’Amico, ma per volontà dello stesso Robertino rimarrà esposto come cimelio a Wakeparadise: “La prima edizione rimarrà storica, sono contento di lasciare l’assegnone a Milano”.
Da 0 a 100 in poche run: la progressione sorprendente dei surfisti di mare
Il Giovedì pomeriggio è stato dedicato interamente ai training dei surfisti “di mare” invitati al No Surf Setz Pro. Dopo un dettagliato briefing con gli istruttori Tom Scollo e Nik Biaudet, via tutti insieme in acqua, a girare nella surfpool di Wakeparadise. La più grande differenza con un’onda naturale sta nel modo in cui si può generare velocità. Dopo il take-off su una bella onda di mare eseguo un drop, vado profondo a fare il bottom, punto al lip (possibilmente vicino alla schiuma) e nella parte alta della parete eseguo la mia curva. Qui a Milano il bottom inizialmente è sconsigliato, scendere oltre la “linea bianca” (la sporgenza della struttura della surf pool dove l’acqua va a sbattere tirando su un’onda) ti porta a perdere quasi completamente il ritmo. È comunque una sensazione riscontrabile anche ad Alaia Bay, come descritto in questa recensione sull’onda con tecnologia Wavegarden.
Con una facilità di apprendimento stupefacente, i ragazzi della Nazionale Fisw miglioravano a vista d’occhio, una run dopo l’altra. Soprattutto i più giovani: Michele Scoppa (14 anni), Rufo Baita (16 anni) e Ian Catanzariti (18 anni). I tre surfer romani hanno tutti raggiunto la finalissima, con Catanzariti e Scoppa finiti sul podio dietro a Roby D’Amico. Power carve, cutback roundhouse e combo rail-to-rail. Qualche air, sia in frontside che in backside, e lo shove-it (manovra da skate) tanto cercato da Roby e mai chiuso. La difficoltà maggiore, ci raccontavano surfisti esperti e capaci come Evangelisti, Fabbri o Pollacchi, sta nell’accettare che anche se sei particolarmente a tuo agio con una tavola sotto ai piedi, nel primo approccio alla surfpool di Wakeparadise devi rimparare. Il surf sull’onda statica inizia ad avere chiare similitudini col surf in mare soltanto dal momento in cui arrivi ad avere la capacità di concatenare due o tre curve. Per iniziare e capire l’onda statica mettiti l’anima in pace perché ripartirai da zero.
La notte delle premiere di Leo Fioravanti
Mentre i ragazzi stavano prendendo confidenza con la pool ed il sole colorava d’arancione l’Idroscalo è arrivato Leo Fioravanti, protagonista della serata di Giovedì 8 Settembre. Due proiezioni in programma: No Contest, alla sua premiere assoluta, e The Cut, presentato anche a Milano dopo il successone di Cerenova, paesino sul mare a nord di Roma dove è cresciuto il fenomeno del surf italiano. I video sono stati sparati su un telone appeso ai cavi dell’impianto per il wakeboard, in un’ambientazione davvero suggestiva. No Contest è un docufilm di 34 minuti che racconta di un’avventura al cuore della cultura del surf nostrano con un’ospite d’eccezione, la donna più vincente della storia del nostro sport: Stephanie Gilmore. Il video è stato girato tra Roma e la Sardegna e per uno scherzo del destino, la sera stessa della premiere milanese Stephanie Gilmore ha raggiunto il suo ottavo titolo mondiale compiendo un’impresa storica. Stando a quanto abbiamo appreso, No Contest Italy sarà disponibile sul canale YouTube di Red Bull dal 29 Settembre.
Subito dopo No Contest è partito The Cut, “un vero video di surf” come l’ha definito Leo Fioravanti. 11 minuti di onde incredibili tra Indonesia e Portogallo: una compilation di tubi quadrati, paurosi air e potenti curve messa insieme da Tommaso Geraci, editor e filmer (insieme ad Alessio Saraifoger) del progetto. Le persone arrivate a Wakeparadise per la serata hanno seguito praticamente in apnea lo svolgimento di The Cut, che è stato apprezzatissimo. Un pubblico più composto e silenzioso di quello romano, ma non per questo meno entusiasta. La serata si è conclusa con l’estrazione di alcuni premi messi in palio da Leonardo: il merch di The Cut, una lycra Fioravanti 46 utilizzata a Bells Beach ed una delle tavole con cui ha surfato in Indonesia durante le riprese del video. Luca Cordoni, istruttore di surf Fisw e capo giuria del No Surf Setz Pro, si è aggiudicato la tavola Bradley, mentre il campione italiano di wakeboard Riccardo De Tollis si è portato a casa la lycra di Leonardo Fioravanti.
No Surf non è stato solo surf
Giovedì durante la golden hour e Venerdì di buonora per iniziare la giornata con il piede giusto le lezioni di yoga con Giada Campanella e Meg Vibes. Con il supporto della Urban Surf Crew si è svolto il 9 Settembre mattina un corso intensivo di surfskate sotto la guida degli Edoardos, Papa e Cartoni. E poco prima del No Surf Setz Pro abbiamo partecipato al surf training promosso da foodspring con Giulia Calcaterra e Giorgio Galbiati, assistiti da Edo Papa che ha condiviso con le decine di persone partecipanti una sua routine di attivazione pre session. Bella intensa e completa ragazzi, ve l’assicuro: siamo arrivati in fondo tutti abbastanza provati e soddisfatti, felici di aver imparato un’interessante sequenza di esercizi funzionali al surf. Da ripetere.
Il No Surf Setz Pro tornerà nel 2023!
È già in programma per l’anno prossimo una seconda edizione del No Surf Setz Pro, un evento di due giorni che per il 2022 Wakeparadise e Tuttologic Surf hanno messo in piedi nel giro di un mese. Le dichiarazioni di chiusura del Founder di Wakeparadise, Ludovico Vanoli, fanno intendere che per il 2023 si pensa in grande: “Proveremo ad invitare qualche atleta europeo, organizzandoci per tempo, e soprattutto a coinvolgere nuovi sponsor da affiancare a Setz, con cui abbiamo lavorato molto bene. Ringrazio i ragazzi che hanno partecipato a questo primo storico surf contest cittadino perché sono venuti a Milano con apertura mentale e voglia di divertirsi, dimostrando che girare nella nostra pool è un esercizio allenante e con dei chiari rimandi al vero surf”.
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