Se c’è una polemica contro la World Surf League solitamente non mi meraviglio. Questa volta devo ammettere che molte delle nuove regole che la lega avrebbe deciso di introdurre (secondo Stab Magazine) mi trova molto d’accordo. Come abbiamo visto in un precedente articolo, la WSL è già stata investita da aspre critiche riguardanti sia la scelta delle tappe del campionato 2023 che per il format rimasto invariato. Andiamo ad analizzare punto per punto le nuove regole WSL che Stab Magazine ha scovato in una email destinata agli atleti del Tour di cui sono entrati in possesso.
1) Utilizzo obbligatorio di uno smartwatch durante le heat
La prima imposizione del WSL riguarda l’utilizzo di strumenti tecnologici che monitorino le biometriche degli atleti in gara durante le heat. Ma non solo: gli orologi degli atleti riceveranno in tempo reale notifiche con i punteggi delle heat, il tempo rimanente e le priorità. Questa novità limiterebbe le innumerevoli critiche e proteste che spesso gli atleti hanno sollevato in casi di interferenze o di scarsa comunicazione da parte del direttivo di gara. Ricorderete ad esempio che qualche anno fa a Supertubos Medina per spiegare un drop folle nei confronti del connazionale Caio Ibelli dichiarò di essere sicuro di aver la priorità e accusò il direttivo di comunicazione errata. (Nuova regola ancora soggetta ad approvazione).
2) Tutti i surfer del CT dovranno prendere parte alle tappe del CS
Regola che era già in vigore lo scorso anno al quale molti surfisti tra i top 32 sono riusciti a sottrarsi giustificandosi con presunti infortuni, costi troppo elevati e poco tempo a disposizione. Quest’anno non sarà più possibile farlo. Dunque gli atleti impegnati nella lotta per ottenere un posto nel prossimo CT avranno un ulteriore ostacolo da affrontare. Come se le condizioni di mare mediocri ed i tabelloni infiniti non fossero già abbastanza. (Regola già approvata).
3) Le wildcard non potranno più accumulare punti per qualificarsi al Tour senza passare dalle Challenger Series
Altra buona notizia: perché un surfer che viene scelto secondo parametri mai democratici o meritocratici dovrebbe avere la possibilità di prendere parte a più tappe del circuito senza essersi qualificato tramite un’estenuante trafila? E perché lo stesso dovrebbe aver la possibilità di qualificarsi al Tour seguente senza affrontare le qualifiche del Challenger Series? L’atleta avrebbe sì dimostrato il suo talento rimanendo nei top 22 del Tour, ma come abbiamo potuto vedere nel CS ci sono circa 150 concorrenti che sgomitano, si sacrificano e gareggiano in condizioni di mare spesso proibitive. Un circuito molto complicato dove anche i top al mondo fanno fatica a destreggiarsi. Una scelta giusta quindi, considerando che la wildcard era nata per dare spazio agli atleti locali emergenti in cambio del libero utilizzo dello spot di gara. (Regola approvata).
4) Durante la prima heat delle Finals il 4° del ranking dovrà avere un vantaggio
Contentino d’ufficio per il quarto classificato nel Tour che di base non ottiene reali vantaggi nell’arrivare quarto rispetto che quinto. Dalle prossime Finals la priority sulla prima onda della heat spetterà dunque a chi si è posizionato meglio in classifica. Avrebbe potuto questa regola condizionare la scalata vincente di Stephanie Gilmore? Difficile. (Regola approvata).
5: Divieto di indossare cappellini o gadget con loghi vistosi e lattine di drinks che non fanno parte della rosa degli sponsor della WSL
Forse la regola che farà discutere di più. Lo spazio sulla fronte dei top surfer che gli sponsor si assicurano a suon di quattrini è molto ambito perché perfettamente visibile nelle interviste post heat e sul podio delle premiazioni. La WSL ha deciso dunque di non regalare più questo spazio alle aziende che non contribuiscono economicamente alla realizzazione del Tour. Red Bull che sponsorizza la zona atleti e vanta molti dei top 32 nella propria scuderia si sta già sfregando le mani. (Regola approvata).
6) Divieto di portare con sé la tavola durante le interviste post heat o sul podio
Il principio della regola precedente viene esteso anche alle tavole. Le tavole come ben sapete sono il cartellone pubblicitario itinerante di ogni surfista. Lo spazio sul nose in particolar modo è quello che si nota di più ed è spesso occupato da uno sponsor tecnico che potrebbe non essere quello che sta supportando la gara in quel momento. Problema risolto: niente più tavole sottobraccio. (Regola approvata).
7) Reintroduzione del vecchio sistema di seeding
Attualmente chi vince il round 1 delle fasi eliminatorie non ha una posizione di vantaggio rispetto a chi accede al round 2 passando per il fastidiosissimo e fatale elimination round. Infatti l’assegnazione delle heat nel round 2 viene effettuata secondo un criterio che si basa sul ranking generale. Un sistema poco meritocratico che costringe sempre chi è sul fondo alla classifica a doversi confrontare con un atleta top. Considerando che ogni gara è diversa, la reintroduzione del sistema che era in vigore fino al 2019, premia chi in quel momento ha gareggiato meglio. Questa nuova regola personalmente mi trova d’accordo e mi piace molto. (Regola approvata).
Le nuove regole WSL, già confermate stando a quanto appreso dall’attendibile fonte di Stab Magazine, sicuramente faranno discutere. Questa volta però mi ritengo più o meno d’accordo su tutti i punti. Un piccolo passo in avanti da parte della Lega che cerca di sistemare alcune lacune limitando anche eventuali polemiche.