Finalmente l’Inverno Mediterraneo ha ribussato alla porta delle nostre coste. Sempre più avaro di onde, dopo settimane di brutto tempo e temperature non propriamente di stagione, una mareggiata consistente ha interessato soprattutto il Tirreno. Con i servizi addetti che ultimamente fanno sempre più fatica ad azzeccare le previsioni, ci siamo mossi prima verso nord e poi verso sud per riuscire a trovare riparo dal vento.
Day 1 – Vai sul sicuro e metti la prima session
in cassaforte
Trasferta rapida ed indolore. Ci si aspettava molto più mare, ma ha tenuto la mareggiata a largo fino alla tarda mattinata. I report degli amici che erano già sullo spot ci hanno fatto tentennare fino all’ultimo. Verso le prime ore dell’alba infatti il mare era veramente piccolo e le preoccupazioni della sera precedente iniziavano ad alleggiare come degli spettri oscuri nelle nostre menti. Uno sguardo rapido al sud, le onde ci sono ma c’è anche tanto vento. Che fare? Alla fine le distanze hanno eletto un vincitore: si parte verso la Liguria sotto una pioggia torrenziale. Dopo la galleria di Levanto, un grande classico delle trasferte per chi viene dalla Toscana, le nuvole si diradano ed il sole squarcia il cielo. Solitamente è un buon segnale ed infatti arrivati al primo spot ci cambiamo ed entriamo senza pensarci su troppo. Come dice il saggio: “Buttati appena vedi delle onde surfabili e metti in cascina la prima session: se inizi a guardare gli spot, perderai la giornata”.
Buona la prima: l’approccio conservativo paga
La scelta conservativa ci ha premiati regalandoci l’unica session decente dei due giorni di swell. Non c’erano le onde che ci aspettavamo ma il livello in acqua ha reso comunque tutto più piacevole: Roby, Gianmarco, Eugenio ed altri amici hanno dimostrato che fare i tubi è bello, ma quando le onde te lo permettono anche una combinazione di manovre su un’onda che srotola per quasi 200 metri è molto divertente. Dopo 3 ore in acqua, giusto il tempo di addentare una meritata focaccia ed ecco il vento che manda in frantumi il sogno di un tramonto con i fiocchi. La seconda session va comunque onorata, ma non è niente di paragonabile a quella della mattina.
Poco distante in uno spot più riparato Filippo Eschiti entra di prepotenza tra i candidati alla vittoria del “Ride of the Winter” presentato da O’Neill. Un tubo molto tecnico e con un’uscita da funambolo in un’onda che lascia poco spazio alla fantasia.
Day 2 – La speranza è l’ultima a morire.
Spoiler: alla fine comunque muore pure lei.
Seconda giornata poco fortunata. Siamo partiti presto con le migliori aspettative: c’era ancora una bella misura, tanto periodo e poco vento sotto costa. Fuori invece soffiava forte un ventone da nord-ovest che purtroppo, puntualmente, ha sparigliato le carte in tavole. Check di tutti gli spot, uno dopo l’altro. Nessuno ci convince ad entrare. Macinati diversi chilometri senza successo si è già fatto tardi, è quasi l’ora di pranzo. Questa volta non abbiamo agito secondo il detto del saggio, ci siamo fatti ingolosire da quelle previsioni truffaldine e siamo stati troppo speranzosi. Si torna indietro verso l’unico spot riparato in cui fosse possibile surfare.
Macchine parcheggiate una sopra l’altra, in acqua c’è il mondo. Comunque si fa, meglio di niente. Con l’idea del pranzo già in testa i ragazzi decidono di entrare per una session di un paio d’ore. A quel punto siamo combattuti se restare fino al tramonto o se rientrare verso casa. Alla fine vince la voglia di surfare ma nonostante la tenacia purtroppo le condizioni non miglioreranno mai. La seconda giornata è il più classico degli esempi dell’Inverno Mediterraneo, l’illusione che il fantalamma diventi realtà.
L’Inverno Mediterraneo è appena iniziato
Non disperatevi, il nuovo anno sembra essere iniziato con il piede giusto. Già dal weekend infatti tutte le coste italiane saranno interessate da consistenti mareggiate. Tenete d’ochio le mappe, preparate le mute pesanti e state pronti perché ci sarà da divertirsi. Le condizioni vi garantiranno delle onde perfette per poter realizzare il video che potrebbe regalarvi una fornitura di mute O’Neill ed un viaggio con il team europeo. Chiamate alle armi amici videomaker, fidanzate o genitori: non importa la qualità del video, conta solo portare a casa l’onda dell’Inverno Mediterraneo.
Titoli di coda da Roma, zona presidiata da Leo che questa volta ha deciso di rimanere a casa. Tra Lunedì e Martedì si sono attivati diversi spot a nord della Capitale, regalando condizioni inattese. Valerio Lodato ha gentilmente condiviso con noi alcuni scatti del 9 Gennaio.