di Livia Toccafondi
Eravamo appena tornati dal Marocco per una settimana di vacanza in coincidenza col ponte del 1 Novembre, con ancora negli occhi le destre perfette del Nord Africa e quei 38 gradi che vi dirò, alla fine erano quasi troppo. Il ritorno in Italia è sempre un po’ malinconico, sai già di andare incontro alle sofferenze mediterranee, che di solito equivale a dire piatta a tempo indeterminato. Ottobre è stato un disastro, uno dei peggiori dell’ultimo decennio mi dicevano, ma curiosando tra le previsioni vediamo che per il weekend è in arrivo una grande mareggiata. Non è vero che un viaggio in Oceano ha il potere di calmarti, non ti sazia manco per niente. È l’esatto contrario: torni e ne vorresti ancora di più. L’eccitazione ci pervade ma è ancora martedì, troppo presto per tirare conclusioni. Aspettiamo consapevoli che nulla è ancora detto. Partire sotto previsione è un gioco di studio e pazienza, nel Mediterraneo bisogna sempre aspettare l’ultimo momento.
Mercoledì rimane tutto così, ancora promettente. Aspettiamo…
Giovedì iniziamo ad essere cautamente ottimisti, sembra confermata.
Partono le telefonate tra amici, iniziamo a ragionare sugli spot che potrebbero lavorare: la missione ha inizio, è tempo di programmare. Essendo rientrati da poco dal Marocco partire sotto previsione per un weekend mediterraneo sembrava abbastanza proibitivo visti i costi, una sensazione frustrante che immagino possiate tutti capire. Come quando da bambini la mamma lasciava il barattolo dei biscotti in vista: ci saresti anche potuta arrivare, ma sapevi che poi l’avresti pagata cara. Il surf è uno sport molto costoso, per migliorare servono soldi e tanto tempo libero da dedicare ai viaggi. Purtroppo se sei un lavoratore dipendente sei costretto a muoverti durante le feste comandate o nei weekend, quando “casualmente” i prezzi schizzano alle stelle. Che rabbia. L’unico modo è cercare di risparmiare, rafforzare il proprio spirito d’adattamento e soprattutto condividere le spedizioni a caccia di onde con qualche amico.
Il nostro obiettivo è la Sardegna così inizia il check tra voli e traghetti con partenza da Roma, senza dimenticare l’eventuale costo della macchina a noleggio. I voli last minute neanche a dirlo costano 300 A/R: scartati. Col traghetto potremmo anche imbarcare la macchina e risparmiare sul noleggio, ma il costo della tratta Civitavecchia – Olbia congela subito il nostro entusiasmo: 250€ a testa. Uno sproposito a confronto con la stessa nave in partenza da Livorno, sempre per Olbia. Scegliamo quell’opzione per l’andata con ritorno più comodo su Civitavecchia, sono 80€ a testa per raggiungere le Hawaii del Mediterraneo. Si parte!
Dopo una notte con passaggio ponte sbarchiamo in terra sarda. Primo consiglio utile: portatevi tappi e benda per gli occhi per evitare le luci accese e la musica che le casse della nave Grimaldi Lines sparano a tutto volume fino a tarda notte. Secondo consiglio, forse anche più utile: caricate in macchina due birrette che si sa, conciliano col sonno e sono sempre di buon auspicio, perché a bordo costano 10€ a bottiglia.
Arrivati ad Olbia passiamo a prendere un nostro amico, venuto direttamente in aereo da Milano. Anche lui era appena tornato da un trip in Francia ma non ha saputo resistere al richiamo di una bella swell mediterranea. Vi raccomando di stare attenti a velox e posti di blocco, li troverete dietro a curve strette dopo km di strade deserte. Sono lì ad aspettarvi per rendere più salato il conto della vacanza, non fatevi trovare impreparati. Waze diventerà il vostro migliore amico anche se ho saputo che esistono diverse chat di surfisti sardi su Whatsapp dove si condividono informazioni per evitare le trappole.
Proseguiamo con tanta adrenalina in corpo e quella fisiologica ansietta pre surf verso la costa ovest. Dopo due ore di strade immerse nel verde, lo scenario che ci si palesa davanti è il seguente: vento off, onde perfette, acqua calda e la consapevolezza di aver fatto proprio bene a mettere mano ai risparmi extra.
Il mare unisce, regala nuovi amici e tanti momenti impossibili da dimenticare, momenti che ti fanno amare la vita al 100%. È fantastico condividere emozioni così grandi con persone che non sai se rivedrai, ma che in cuor tuo ricorderai per sempre. La ricerca dello spot ti porta a conoscere posti incontaminati, dimenticati da dio. Si torna a casa con la testa che frulla a duemila: riflessioni sulla purezza di questo stile di vita e tanta voglia di ricominciare, in attesa di partire di nuovo sotto previsione. Intanto grazie per questo bel regalo, Mare Nostrum.