Dopo 15 lunghi anni si è interrotta la partnership tra il brand Quiksilver e l’atleta azzurro Leonardo Fioravanti. Oltre alla cancellazione del Pro France dunque, un’altra rinuncia da parte del marchio di proprietà del gruppo statunitense Boardriders che ha annunciato di recente di aver ridotto il budget per le sponsorship del 40%. È stato Leo a comunicare la separazione dal suo profilo Instagram sottolineando però che l’uscita dal team Quik lo porterà a qualcosa di più grande. Fresco di riqualifica al prossimo WCT e con una bella vittoria ad Ericeira in tasca, l’atleta delle Fiamme Oro a pochi giorni dall’inizio del prossimo campionato mondiale è sempre sul mercato. Quale sarà il suo prossimo sponsor di Leo Fioravanti?
La storia con Quiksilver
Quiksilver è stato finora l’unico brand tecnico che ha supportato Leonardo, la collaborazione è iniziata quando il surfer di Cerveteri aveva soltanto 9 anni. Grazie all’aiuto di Quiksilver ha potuto viaggiare per il mondo e surfare sin dalla tenera età al fianco di surfisti del calibro di Kelly Slater e Dane Reynolds. Cresciuto negli Young Guns con Kanoa Igarashi, Jack Robinson e Mikey Wright, Leo ha scritto la storia sfoggiando lo sticker iconico di Quik sul gradino più alto del podio del Mondiale ISA Junior nel 2015 e diventando il primo italiano a prendere parte al World Championship Tour.
Con l’industria del surf in affanno nonostante l’aumento vertiginoso dei praticanti, trovare un contratto valido non è un’impresa facile. Abbiamo visto tanti degli atleti che hanno partecipato al Tour dello scorso anno gareggiare senza sponsor tecnico o che hanno preferito scegliere come main supporter un brand extra settoriale. Abbiamo cercato di analizzare tutte le possibili opzioni per fare una lista di possibili sponsor all’orizzonte per Leo Fioravanti.
Quale potrebbe essere il futuro sponsor di Leo?
Rip Curl
Lo storico marchio australiano ha perso diversi importanto pezzi dal palcoscenico del World Tour. Owen Wright e Conner Coffin sono fuori, così come Morgan Cibilic che ha galleggiato a lungo intorno al decimo posto per poi scivolare fuori dalla zona qualificazione. Questa è una delle motivazioni che potrebbe spingere Rip Curl a scegliere Leo come prossimo membro del team. Altro fattore da considerare è l’imminente scadenza del contratto con il WSL per la sponsorizzazione della tappa di Peniche, ad oggi ultimo baluardo del Tour nel vecchio continente. Rip Curl è anche l’unica azienda internazionale di settore rimasta con una sede in Europa, precisamente ad Hossegor dove Leo risiede. Resuscitare il Pro France e sponsorizzare Leo Fioravanti potrebbe essere una combo piuttosto clamorosa per dare grande risalto al brand. Senza considerare che non ci sono atleti europei di punta supportati da Rip Curl. Per noi questa è una delle soluzioni più plausibili.
Billabong
Sorella acquisita di Quiksilver, l’azienda fa parte del gruppo Boardriders. Nonostante i budget societari siano differenti, il team stellare di Billabong sembra essere molto affollato e salvo qualche sacrificio è difficile accogliere un altro atleta di spessore nella squadra. A livello d’immagine il brand rispecchia molto le caratteristiche di Leo che tra l’altro non ha mai nascosto di essere un grande ammiratore di Andy Irons. Anche questo potrebbe essere un passaggio clamoroso che a livello di risonanza farebbe un bel rumore. Billabong ha già un atleta europeo nel team, Frederico Morais, che però non è riuscito a qualificarsi per il CT 2023. Chissà che questo non possa spingere il brand australiano a fare uno sforzo in più per accaparrarsi lo spazio sul nose di Leo.
O’Neill
A livello d’immagine sicuramente un accostamento interessante. Come per il resto delle compagnie, Leo sarebbe uno dei pochi (se non l’unico) atleta di punta per il continente europeo. Ottima carta spendibile ma sono da prendere in considerazione due fattori: gli stipendi alti dei membri attuali del team e la loro pesantezza a livello d’immagine. Kolohe Andino e Jordy Smith, entrambi compagni di Leo in Red Bull, sono due dei surfisti con gli ingaggi più alti al mondo.
Hurley
Per fare un viaggio a ritroso nella storia del brand americano dobbiamo salire sulle montagne russe. Salita alla ribalta per essere stata acquistata dal colosso Nike e aver speso fior fior di quattrini per imporsi sul mercato, Hurley dopo la dipartita di John John Florence ha iniziato a perdere quella poca credibilità che era riuscita a racimolare in un mondo da sempre scettico e chiuso come quello del surf. Con i prodotti tecnici sempre sgargianti e i prezzi mai economici le vendite non sono mai decollate innescando una discesa che ha portato Hurley a dover mollare molti elementi di spicco dal team. Con Filipe Toledo fresco campione del mondo e Carissa Moore nel roster, non sembra che Hurley possa aver bisogno d’altro per dare maggior risalto al brand. Basta fare però un giro negli outlet europei per vedere quante mute invendute ci sono (e di questi tempi è tutto dire). Un boost di appeal potrebbe non guastare.
Vissla
Uno dei pochi brand rimasti che non ha atleti nel World Championship Tour, Vissla è una piccola azienda che si è fatta strada passo dopo passo all’interno dell’industria mondiale del surf. Con prodotti di qualità ed un immagine molto sobria e pulita questa potrebbe essere un’ottima occasione per prendere uno dei migliori surfer al mondo nel proprio team. È affascinante immaginare Vissla come prossimo sponsor di Leo Fioravanti, affascinante però quanto improbabile.
Vans
Colosso mondiale dello streetwear che negli sport da tavola ha sempre trovato un mezzo catodico potentissimo, Vans è una delle poche aziende che anno dopo anno continua a crescere nel fatturato. Da sempre una delle maggiori protagoniste del surf mondiale, ha legato il suo nome non solo ad alcuni dei migliori atleti del pianeta ma anche a manifestazioni di risalto. Attualmente non supporta atleti del Tour e non ha mai avuto nessun atleta che avesse Vans come main sponsor. Anche in questo caso, non ci sono atleti europei di spessore nel team, potrebbe essere Vans il prossimo sponsor di Leo Fioravanti?
Red Bull
Lo sappiamo, starete pensando: “Ma Red Bull è già sponsor di Leo”. Infatti è così, Red Bull è il secondo sponsor più longevo di Leonardo dopo Quiksilver ma non è il main sponsor. Lo sponsor principale di un atleta è nel surf quello che di solito occupa lo spazio più in vista sulla tavola, ovvero la punta. Come abbiamo già osservato in passato, alcuni atleti hanno rinunciato allo sponsor tecnico che spesso richiede la punta della tavola come vincolo contrattuale per concederla a Red Bull. I surfer di solito entrano in acqua con una muta scura di brand ignoto con il logo dei due tori di Red bull stampati sopra. Vedi Michel Bourez o Leon Glatzer. Un aumento di ingaggio da parte del brand austriaco potrebbe essere un ottimo colpo per Leo. In quel caso potrebbe ricercare un altro sponsor, magari nel mondo della moda, che non sia in competizione con un possibile sponsor tecnico che ne precluderebbe l’accostamento.
Volcom
Accostamento improbabile: il monte ingaggi di Volcom è già stratosferico e solitamente gli australiani puntano molto su un’immagine punk. Poteva essere un’ipotesi in quanto il brand è stato parte del gruppo Kering, stesso proprietario di Gucci, ma vista la cessione escludiamo la possibilità che Leo possa passare a Volcom. Il mondo del surf è strano, quindi non è detta l’ultima parola. Aspettiamo di capire quale sarà il prossimo main sponsor di Leonardo Fioravanti.