di Sara Steccanella
Vi ricordate le tre categorie di surfisti italiani di cui vi abbiamo raccontato in un articolo di qualche mese fa? Eh sì, perché il surfista italiano per inseguire la sua vocazione per le onde è un po’ più svantaggiato rispetto a chi vive in terre “fertili” per il surf. Qui ci si deve dare più da fare per cercare il nostro momento di gloria, ma la nostra tipica tenacia non ci ferma davanti a niente quando si tratta di onde. Avevamo individuato il surfista che lavora d’inverno per concedersi la vacanza d’estate, quelli che lavorano ininterrottamente d’estate per partire in inverno e quelli che lavorano sempre e si arrangiano come possono dovendo scegliere le mete con più limitazioni dovute dal tempo, lontananza, affluenza.
Ebbene, la varietà di mete ambite da scegliere al momento della prenotazione è sicuramente molto vasta, ma spesso e volentieri purtroppo l’affollamento in acqua non permette al surfista di godere a pieno di una session libera da tavole e teste da evitare. Perciò di fatto si è sempre alla ricerca di una nuova meta, con nuovi spot, magari meno conosciuti e meno frequentati. Per questo siamo andati ad esplorare una terra poco battuta dai surfisti italiani, ma che ci ha lasciato positivamente impressionati dalla qualità delle mareggiate costanti e dalla libertà di movimento in acqua senza dover combattere con i “locals” per l’onda migliore. La Cornovaglia sopratutto è a meno di due ore di aereo dall’Italia, a portata di weekend.
Un paradiso naturale
La bellezza naturale della Cornovaglia è caratterizzata dalla sua costa frastagliata punteggiata da scogliere drammatiche, calette nascoste e pittoreschi villaggi di pescatori, dalle spiagge sabbiose e dalla campagna ondulata. Alcuni dei luoghi naturali più iconici includono le alte scogliere di Land’s End, le acque turchesi di Kynance Cove e le uniche formazioni rocciose di Bedruthan Steps.
I paesaggi naturali della Cornovaglia offrono numerose opportunità per attività all’aperto. I sentieri costieri offrono alcuni dei migliori percorsi escursionistici del Regno Unito, con viste mozzafiato sull’oceano. Le spiagge, come Fistral Beach e Porthmeor Beach, sono rinomate per il surf, attirando appassionati da tutto il mondo, ma gli spot dove surfare immersi in un’aliena tranquillità sono davvero infiniti. Nell’entroterra, le brughiere e i boschi offrono luoghi sereni per passeggiate, ciclismo ed esplorazioni.
La regione ospita anche una flora e fauna diversificata questo grazie al clima mite, marittimo e fortemente influenzato dall’Oceano Atlantico, questo si traduce in temperature relativamente miti durante tutto l’anno. Le estati sono generalmente calde ma non eccessivamente afose, quindi un’ottima meta verso cui scappare dall’umidità che caratterizza l’Italia, con temperature che mediamente si aggirano intorno ai 19-22°C. Gli inverni sono miti rispetto al resto del Regno Unito, con temperature che raramente scendono sotto i 5°C.
In sintesi, il clima distintivo ed il ricco ambiente naturale della Cornovaglia la rendono un paradiso per gli amanti della vita all’aria aperta, offrendo un mix unico di bellezze paesaggistiche e clima mite, perfetto per l’esplorazione e l’avventura tutto l’anno.
Ora passiamo ad una domanda sempre molto gettonata: l’acqua non sarà freddissima?
Non ci piace mentire, l’acqua della Cornovaglia è generalmente fredda, ma ciò non impedisce ai surfisti di godersi la loro passione durante tutto l’anno. Le temperature dell’acqua variano a seconda della stagione. In estate l’acqua raggiunge temperature intorno ai 15-18°C (59-64°F), una muta da 3/2 mm è generalmente sufficiente. In autunno le temperature scendono gradualmente, mantenendosi intorno ai 13-16°C (55-61°F). In inverno le temperature dell’acqua scendono ulteriormente, arrivando a circa 9-12°C (48-54°F) ed è quindi consigliata una muta più spessa, da 5/4 mm o 6/5 mm nelle giornate più rigide, insieme a stivaletti, guanti e cappuccio per mantenere il calore corporeo.
Nonostante le temperature fredde, le eccellenti condizioni di surf e i bellissimi paesaggi costieri rendono la Cornovaglia una delle destinazioni di surf più popolari del Regno Unito e non c’è temperatura che faccia desistere dalla voglia di scivolare sulle sue linee super glassy.
Il surf in Cornovaglia: mille opzioni per surfare sempre condizioni glassy
Il clima oceanico, insieme alle acque relativamente calde del Golfo di Biscaglia, crea le condizioni ideali per il surf costantemente, grazie alla sua conformazione geografica che offre una moltitudine di spot distribuiti lungo la costa nord, la costa ovest e la costa sud. Questa varietà di opzioni rende possibile trovare sempre un rifugio adatto, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e marine. Infatti, quando le grandi tempeste arrivano dall’ovest, accompagnate da venti forti, è possibile sfruttare gli spot sul lato opposto della costa per trovare condizioni di surf migliori.
La chiave sta nell’adattarsi ai venti. Se il vento soffia da ovest è possibile cercare uno spot che si affaccia a est o a sud-est, dove il vento sarà offshore o almeno cross shore. Questo significa che il vento soffia dalla terra verso il mare, rendendo le onde più pulite e definite come linee. In queste condizioni, la mareggiata può girare intorno alla costa, pulendo le onde e creando quel “rifugio felice” che i surfisti cercano disperatamente quando le condizioni sono avverse altrove. In sostanza, la flessibilità offerta dalla geografia della Cornovaglia permette di trovare sempre uno spot protetto dove le onde sono di qualità. Questa capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni del tempo e del mare è ciò che rende la Cornovaglia un luogo speciale per il surf. Che sia lungo la costa settentrionale, occidentale o meridionale, ci sarà sempre un’onda per chi sa dove cercare.
L’esperienza con Emanuele di Linee Nordiche
Noi ci siamo affidati alle conoscenze e alla dimestichezza di Emanuele, che ci ha fatto scoprire secret spots che non lasciano spazio ad altri desideri se non quello di essere dove ti trovi in quell’istante con la tua tavola. Chi è Emanuele? Classe ’76, romano di origini ma adottato da anni ormai dalla Cornovaglia e dalle sue onde che lo hanno stregato da subito. Ideatore e gestore di Linee Nordiche, un’iniziativa impareggiabile e irripetibile, che ha come scopo quello di guidare piccoli gruppi di surfisti italiani (e non) a caccia di swell dalle linee parallele che arrivano instancabilmente a riva in ogni angolo della costa. Da qui, il nome Linee Nordiche.
Se state pensando ad un surf camp, cancellate tutto ciò che sapete su questo trend molto diffuso, perché noi non vi stiamo presentando una moda, bensì l’eccellenza, la nicchia, il surf safari cucito su misura in base all’esperienza e alla confidenza sulla tavola degli ospiti. Questo è ciò che fa la differenza. Gli ospiti di Emanuele non sono mai lasciati soli, né in line up, né mai. Ogni giorno è un’avventura sul van alla ricerca dello spot che lavora meglio e meno affollato. Ogni giorno puoi sfidare te stesso, la paura, o quel limite che ti blocca in acqua. Perché si sa, “la paura rende il lupo più grande” (dal libro cercando l’onda Christopher Vick).