Lo scorso anno abbiamo realizzato una rubrica dove vi raccontavamo delle dieci mete più inusuali dove poter surfare nei vari continenti. Destinazioni fuori dai radar per i viaggiatori più avventurosi. Ovviamente non potevamo esimerci dal testare alcune di queste località. Gli impegni lavorativi ci hanno portato a Dakar, capitale del Senegal, uno dei paesi che di più sta sviluppando un’economia basata sul turismo del surf. Siamo venuti fin qua per raccogliere materiale e produrre un video con protagonista Ismaila Samb, giovane promesso del surf locale che è supportato da Sequoia Surfboards (chi ha acquistato lo Special Pack avrà la possibilità il 21 Giugno di vincerne una).
Il viaggio
Organizzare un viaggio di surf in Senegal non è affatto complicato. L’aeroporto di Milano Malpensa è ben collegato e ci sono diverse compagnie che coprono la tratta. La miglior offerta è quella proposta da Air Senegal con un volo diretto molto comodo. Arrivati a destinazione avrete bisogno di un mezzo di trasporto per raggiungere Dakar, l’aeroporto dista circa 50 minuti dalla capitale. Evitate i pullman che spesso sono affollati e fanno diverse fermate prima di arrivare a destinazione.
I taxi sono la miglior opzione, ricordate di trattare il prezzo prima di partire. Una volta arrivati a Dakar per muovervi alla ricerca delle onde avete due opzioni: taxi oppure macchina a noleggio. Il traffico in città è abbastanza intenso e non è facilissimo orientarsi, se siete in solitaria e non vi siete affidati a nessun surf camp o guida locale vi consiglio il taxi.
Le infrastrutture
Ci sono alloggi per tutti i gusti. Dai surfcamp in stile maldiviano fino ai dormitori più semplici o gli hotel. Se volete vivere un esperienza di surf in Senegal totale e siete disposti a sacrificare un po’ di esplorazione, forse la miglior scelta è quella di soggiornare all’isola di N’gor. Le infrastrutture sono moderne, sull’isola ci sono ristoranti di lusso, un resort ed un surf camp.
È possibile raggiungerla soltanto in barca, quindi nel caso che i due spot isolàni non lavorino siete obbligati a prendere un imbarcazione per raggiungere la terra ferma e cercare altri spot. L’altra opzione, quella meno integralista e più da esploratore, è soggiornare in una delle surf house sparse per Dakar. Venendo dall’Italia suggeriamo di pernottare al Malika Surfcamp. È situato nel villaggio tipico di Yoff, un distretto autonomo di Dakar noto per il suo porto di pesca e per i beach break in stile Hossegor. È gestito da Marta, una surfista italiana che risiede in Senegal da ormai molto tempo e che è l’ideatrice del progetto Surf Kids Shredding Senegal, un’associazione che si impegna nello sviluppo del surf locale. Il nostro amico Isma vive e lavora qui.
Le onde
Molti spot differenti e tante tipologie di onde adatte più o meno a tutti i livelli. La destra di N’gor e l’A-Frame di Ouakham sono sicuramente i due spot migliori della zona di Dakar. La destra di N’gor è molto simile a Cokes (Maldive). Regge una misura abbondante e con le condizioni giuste permette anche il tubo nella prima sezione. È molto manovrabile e divertente, sia che siate surfisti esperti che alle prime armi.
Ouakham invece è lo spot di fronte alla magnifica moschea. Quando entra la swell da sud questa è la mecca. Tubi, pareti ripide e surf aggressivo. Con la giusta mareggiata entrambe le soluzioni offrono onde di livello world class. Secret invece è il beach club più fighetto con tanto di scuola surf e bar ristorante in stile europeo. È lo spot di casa di Cherif Fall, l’atleta più rappresentativo del surf in Senegal. Onde rapide, mai eccessivamente grandi e molto predisposte per il surf aereo. Rapportato all’Italia è un po’ come surfare al pontile di Forte dei Marmi, quando c’è onda tutti vengono qui lasciando gli altri spot quasi deserti. Nel video qua sotto potrete apprezzare sia il buon surf di Isma che le onde senegalesi.
Valutazione finale
Per sviluppo ricettivo, cultura e qualità delle onde, sicuramente il surf in Senegal avrà un futuro radioso. Pur mantenendo tratti distintivi tipici che caratterizzano i paesi dell’Africa, qui il surf è presente e ben radicato all’interno della comunità locale. La cucina è molto particolare, personalmente non l’ho apprezzata ma sono stato l’unico del gruppo, quindi probabilmente sono io troppo schizzinoso. Il budget che vi serve per passare una settimana in Senegal non è elevato, per spostamenti e cibo ho speso meno di 150€. Per quanto riguarda il volo invece si trovano prezzi buoni sotto ai 500€ a/r con tavole e bagagli inclusi. Completando con l’alloggio, è una destinazione che potrete raggiungere spendendo di base una cifra tra i 750€ ed i 1000€ a seconda delle vostre esigenze. Per un’esperienza nuova e differente a poche ore di volo dall’Italia, sicuramente il Senegal è un paese da visitare. Ti rimane nel cuore.