Valerio Barbarossa e Paco Peruzzo, surfisti italiani molto inseriti nel panorama hardcore europeo e co-founder di Nothend, hanno lanciato insieme ai ragazzi di Keks Machine un contest online che premia floater di ogni genere: il più pesante, il più divertente, il più strano. Ma lasciamo la parola a Valerio per spiegare l’iniziativa.
Cos’è l’Online Floater Contest? Da dove vi è venuta l’idea e in cosa consiste?
Quest’idea nasce dalla curiosità di fare le cose in modo un pò diverso. Organizzare un contest online è di base una cosa interessante, ti consente di partecipare da qualsiasi angolo del mondo senza dover spendere una fortuna per un biglietto aereo. Avevamo in mente da tempo di organizzarne un contest online ma volevamo farlo a modo nostro.
Perché il floater?
Il floater è una manovra che di base non richiede molta tecnica, e questo a nostro parere potrebbe rendere la sfida ancora più accessibile e partecipata. Inoltre ad oggi si vede, molto spesso, eseguito piuttosto come una manovra di passaggio tra un turn e l’altro, ma non appena si va un attimo indietro nel tempo e si ripensa a nomi come Mark Occhilupo o Andy Irons, ci si accorge che è una manovra che può avere molte variazioni ed essere anche molto radicale. “Limitare” un intero contest ad una manovra del genere forza ad essere più creativi.
Il contest è presentato da Nothend e Keks Machine, come nasce questa collaborazione?
Ci siamo imbattuti in questo gruppo di matti quasi per caso. I ragazzi di Keks sono tutti based in Biarritz: respirano surf, skate, musica e arte, hanno tanta voglia di fare. Non c’è stato molto da pensare, abbiamo subito agito.
E Eithan Osbourne?
Eithan è uno dei nostri surfisti di riferimento, ed anche molto amico dei Keks. Fa parte della nuova generazione ma sta portando un surf diverso. Ci fa pensare al surf core che facevano Australiani ed Hawaiani tra gli anni ’90 ed i primi anni del 2000.
L’idea del floater contest gli era piaciuta ed ora partecipa come giudice ufficiale.
Qualcosa da aggiungere?
Sarebbe interessante vedere qualche submission mediterranea, la scena italiana sta evolvendo tantissimo e siamo sicuri che i ragazzi potrebbe sfornare delle hit. Ci sono molte categorie e tanto spazio per la creatività. Migliorare nel surf non significa solo performance ma anche imparare e soprattutto ricordare di divertirsi.