Dopo il successo del primo capitolo delle 10 mete inusuali in Africa, abbiamo deciso di continuare la saga. Questa volta tocca alle Americhe. Dove andare a cercare le onde nei vostri prossimi viaggi di surf? Setacciamo il nuovo continente dall’estremo nord al profondo sud passando per le mete caraibiche. Ci sono tantissime nazioni e molti spot, perdonateci se ne citiamo solo 10.
Cuba
Tra tutti gli sport praticati a Cuba, il surf è in fondo alla lista delle discipline più frequentate. Specializzati nel baseball, nella scherma e nella pallavolo, per i cubani scivolare sulle onde con una tavola non è mai stata la prima opzione. Ma c’è un motivo per il quale il surf a Cuba non ha mai preso piede. Il surf non è uno sport riconosciuto dal governo cubano, anzi, fino a pochi anni fa era illegale praticarlo. Durante gli anni ’80 e fino allo scorso decennio infatti, ogni cittadino cubano che fosse riuscito a scappare dall’isola e toccare terra americana avrebbe potuto stabilirsi negli Usa e godere del rifugio politico. Motivo per il quale il partito comunista vietò ad ogni cittadino di Cuba di entrare in acqua con gommoni, canotti, canoe e qualsiasi altro mezzo galleggiante, tra cui ovviamente anche le tavole da surf. Non essendo uno sport riconosciuto come tale, è vietata l’importazione di qualsiasi materiale tecnico inerente. I pesanti divieti hanno fatto sì che la scena surfistica cubana rimanesse praticamente vergine. Con le onde che srotolano pressoché solitarie, la parte meridionale dell’isola è quella con le swell più consistenti e che si attivano durante l’inverno. L’Havana gode di qualche sporadica onda, ma comunque anche con il mare calmo, sei sempre a Cuba. Relax ed accoglienza sono le caratteristiche dell’isola. Una difficoltà da segnalare è che nelle zone più esposte alle onde non esistono strade asfaltate, quindi per i viaggi di surf a Cuba bisogna prevedere di ottenere un bel fuoristrada e una guida per raggiungerle.
Qualità: 2 su 5
Sicurezza: 4 su 5
Difficoltà viaggio: 2 su 5. Le connessioni con l’Havana sono ottime dall’Italia, necessario l’ausilio di un buon fuoristrada e di una guida locale. Costi sostenibili.
Top Spot: Yumurl; Cabo de San Antonio
Colombia
L’immaginario comune della Colombia appreso via Netflix è di un paese dominato da baffoni sovrappeso che armati fino ai denti mettono a ferro e fuoco la nazione per arricchirsi vendendo cocaina. Dimenticatevelo per un secondo e prestate attenzione. La Colombia è uno dei paesi sudamericani dove ci sono più onde e dove la passione del surf è minore che quella degli italiani per la carbonara fatta con la panna. “Strano da credere, ma in Colombia non esistono praticamente surfshop, tutto quello che potete trovare arriva da internet o lo porto io dai miei viaggi”. Affidatevi alle parole dell’unico surfista professionista colombiano, Daniel Olmos. Non è tutto oro quello che luccica però, le onde si trovano sulla costa praticamente inaccessibile del Pacifico. Per viaggi di surf produttivi avrete bisogno di una barca e di una guida. Altre onde si trovano in alcuni spot sparsi per qualche cittadina portuale dove le strutture ricettive non sono delle migliori. Un prezzo da pagare onesto per surfare in solitaria?
Qualità: 2 su 5
Sicurezza: 2 su 5
Difficoltà viaggio: 4 su 5. Collegamenti aerei sufficienti, difficoltà di ricerca dell’onda molto alta e costi che possono diventare cospicui.
Top Spot: Pico de Loro; Playa Juan Tornillo
Venezuela
Vicino di casa della Colombia, il paese è nel bel mezzo della recessione. La valuta locale ha perso quasi completamente valore e la vita costa estremamente poco per un turista. Il fattore economico ed il clima tropicale rendono il Venezuela un’appetibile meta per gli esploratori delle onde. Nonostante la situazione non sia delle migliori, la cultura del surf è più diffusa che Colombia. Da visitare con cautela, i piccoli furti e le truffe da parte degli scammers locali sono all’ordine del giorno. Anche dal punto di vista dei trasporti la situazione non è delle più semplici. Dovrete muovervi con i mezzi pubblici, le auto a noleggio disponibili sono poche e di pessima qualità. Le onde più consistenti e world class rompono nel lato est del paese e sono già state prese di mira dai surfisti professionisti. Playa Pantaleta, Los Caracas, Punta Care, El Rio, Anare, Fido Point, Puerto Azul, Los Cocos, Tanaguarena and Mamo sono invece gli spot segnalati vicino a Caracas. Ricordatevi però che il paese ha ancora molti chilometri di costa da esplorare e tesori nascosti che potrebbero arricchire la vostra personale collezione di viaggi di surf.
Qualità: 2 su 5
Sicurezza: 3 su 5
Difficoltà viaggio: 3 su 5. Le spese locali contenute si bilanciano con i costi generali del viaggio, avrete bisogno di un’assicurazione e di una guida locale per orientarvi bene all’interno del paese.
Top Spot: El Malecon; Playa Pantaleta
Jamaica
La terra di Jah e di Bob Marley ha una cultura surfistica molto radicata ed in costante crescita fin dai primi anni ’70. L’isola caraibica è molto esposta a qualunque tipo di perturbazione e la sua conformazione geografica gli permette di godere di condizioni ottime per tutta la durata dell’anno. Non eccessivamente frequentata dall’élite mondiale del surf, molti sono invece i surfisti locali che affollano le line-up. Eli Beckford (meglio noto come Shama The Superman) è uno dei pochi professionisti dell’isola e il maggior esponente dello stile jamaicano. Vale la pena visitare l’isola non solo per il surf ma per tutto quello che ha da offrire. Non ci sono grossi pericoli da segnalare se non la solita attenzione. Costi contenuti e buone connessioni fanno della Jamaica una meta da prendere in seria considerazione per i prossimi viaggi di surf.
Qualità: 3 su 5
Sicurezza: 4 su 5
Difficoltà di viaggio: 2 su 5
Top Spot: Bull Bay; Rozelle Beach; Penny Wally’s
Cile
Quando penso al Cile mi viene in mente l’incredibile gara di Andy Irons che estremamente su di giri vinse il “Rip Curl Pro Search” al Gringo, un’onda suicida nel nord del paese, quasi al confine col Perù. Fu uno degli ultimi capitoli della traumatica storia del surfer hawaiano. Il Cile è il paradiso dei goofyfooter. Una solida scena cilena sta cominciando a emergere ed a progredire a ritmo veloce. Il paese può essere suddiviso in tre grandi regioni. Il nord ha il deserto più arido del mondo e i suoi fondali rocciosi producono alcune delle onde più potenti e cave del Cile. Rompono facilmente molte tavole, quindi assicurati di portare un buon quiver. La regione centrale, che è la più accessibile per la sua vicinanza a Santiago, offre molti luoghi che sono per la maggior parte frequentati da locals amichevoli, ma attenzione: le mareggiate consistenti sono molto frequenti, non è un posto per principianti. La regione meridionale, un ambiente verdeggiante e incontaminato, si affaccia su un’infinità di point in attesa di essere esplorati. Con una media nazionale di 300 giorni all’anno di surf, è molto improbabile imbattersi in viaggi di surf con condizioni di mare piatto. Le mareggiate colpiscono la costa cilena di 4.000 miglia tutto l’anno e possono farlo duramente. Nel 2017 Punta de Lobos è stata ufficialmente nominata World Surfing Reserve, un’associazione locale ha preso l’incarico di proteggere la costa e l’area circostante dallo sviluppo incontrollato. Rispetta la gente del posto e l’ambiente, fai attenzione ai fondali, sii curioso, esplora e portati un paio di mute pesanti. Trascorrerai probabilmente uno dei migliori viaggi di surf della tua vita qui.
Qualità: 4 su 5
Sicurezza: 4 su 5 (onde pericolose)
Difficoltà viaggio: 2 su 5
Top Spot: Punta de Lobos; Puertecillo; Arica
Ecuador
Rinomata per la varietà di suoi paesaggi, tra cui una serie di spot di World Class, la piccola nazione sudamericana dell’Ecuador è molto meno conosciuta di quanto suggerirebbe il suo fascino. È uno dei posti più economici da visitare in Sud America, l’acqua e il clima sono miti tutto l’anno, la gente del posto è amichevole e vanta le incredibili isole Galapagos raggiungibili in barca dalla costa occidentale. Lo scenario varia dalle montagne innevate alla foresta pluviale amazzonica fino alle lunghe e bellissime spiagge deserte, il tutto stipato in uno dei paesi più piccoli del continente.
Molti secret spot, poco affollamento. L’Ecuador entra di diritto nella mia lista dei desideri. Volontari interessati ad accompagnarmi?
Qualità: 4 su 5
Sicurezza: 4 su 5
Difficoltà viaggio: 3 su 5
Top spot: Montanita; Mompiche; Punta La Barca
USA – New York City
Ci spostiamo nella parte nord dell’America e come prima meta raggiungiamo New York. Non è una meta scelta per caso, infatti la grande mela è spesso uno degli scali che dovrete fare per raggiungere alcuni dei paesi sopra citati, ma avete mai pensato di surfare qui? Contrariamente a quanto si possa credere, New York è una delle città americane con il maggior numero di praticanti. Tra le spiagge di Long Island e quelle della vicina Jersey City, le onde sono facilmente raggiungibili in metropolitana e con i mezzi pubblici. Non è di certo una delle mete più economiche, ma se volete una scusa per portare la vostra ragazza in viaggio con voi, New York potrebbe essere il surftrip che fa al caso vostro. Onde di gran qualità che hanno portato la WSL a scegliere NYC come tappa del World Tour nel 2011.
Qualità: 4 su 5
Sicurezza: 5 su 5
Difficoltà Viaggio: 2 su 5. Non è una meta economica.
Top Spot: Rockaway Beach; Beach 90th Street
USA – Virginia
Di tutte le destinazioni che potreste scegliere per surfare negli Stati Uniti sicuramente la Virginia non è la prima che possa venirvi in mente. Proprio per questo è una delle migliori se quello che cercate sono onde interessanti, non troppo difficili e poco affollamento. Eccezion fatta per i periodi in cui le tempeste colpiscono le coste della Virginia, rendendo le condizioni davvero impegnative, per il resto dell’anno potete godere di onde buone e di livello intermedio. Una buona 3.2 mm può essere sufficiente per affrontare tutto l’anno. Avrete bisogno di una macchina per muovervi e di qualche scalo aereo per raggiungere lo stato.
Qualità: 3 su 5
Sicurezza: 5 su 5 (2 su 5 durante gli uragani / tempeste)
Difficoltà viaggio: 2 su 5. Non è una meta economica.
Top spot: 1st St. Jetty; Sandbridge Beach; Camp Pendleton
USA – Alaska
Più che un viaggio di surf, una vera e propria spedizione alla scoperta delle meraviglie di questo stato. L’Alaska ha molto di più da offrire che una semplice surfata su una line-up deserta con condizioni ottime e con lo sfondo delle montagne innevate. Detta così sembra tutto molto semplice, la realtà è ben diversa. L’Alaska è un territorio molto rigido e nel quale non è facile spostarsi. Non pensate di noleggiare una macchina e di spostarvi liberamente alla ricerca delle onde perché probabilmente avrete bisogno di una barca e quelle a disposizione coprono distanze brevi impiegando molto tempo. Un’altra considerazione da fare riguarda il portafoglio. Un viaggio in Alaska vi costerà qualcosa in più che un viaggio alle Hawaii e se vi fate male o avete bisogno di assistenza medica, a seconda delle condizioni metereologiche, i soccorsi possono impiegare fino a 24-36 ore.
Qualità: 3 su 5
Sicurezza: 3 su 5
Difficoltà viaggio: 4 su 5
Top spot: Yakutat Bay; Icy Bay; Red Tree Reef
Canada
Recentemente finito nei radar dei surfer professionisti, il Canada offre una qualità di onde pari alla California con poco affollamento e molti chilometri di costa ancora da esplorare. Ad un piccolo prezzo. Il freddo non sarà l’unico dei vostri problemi. Tofino è l’epicentro della vita surfistica canadese. Essendo una zona molto selvaggia, mettendo piede in acqua entrerete a far parte della catena alimentare. Avete capito bene: le orche danno la caccia alle foche nelle acque di Tofino e nelle isolette nei dintorni e non è raro trovare qualche squalo gironzolare. Portata alla ribalta dai viaggi di surf di Pete Devries e dal fotografo locale Marcus Paladino, Tofino ha nella vicina città di Vancouver un grande alleato per lo sviluppo e la crescita del surf. Ben collegata può essere una soluzione per un viaggio completo alla scoperta del Canada. Ne abbiamo parlato recentemente nel podcast con la giornalista Alessia Tarquinio che è stata un abitante di Vancouver e che surfava spesso a Tofino. I migliori periodi vanno da aprile a novembre. Vi lasciamo un video molto bello che consigliamo di vedere.
Qualità: 4 su 5
Sicurezza: 3 su 5 (fauna locale e temperature artiche influiscono sulla valutazione)
Difficoltà viaggio: 2 su 5
Top spot: Tofino; Nova Scotia