La World Surf League si prepara ufficialmente a dare il via alla stagione del 2025. Con la tappa del Challenger Series di Saquarema si è concluso l’anno di gare in corso e si è delineato il roster degli atleti che prenderanno parte al prossimo Tour. Le novità principali riguardano l’aggiunta di nuove location, con graditi ritorni e contestate novità. La notizia che ha colto tutti di sorpresa però, è quella di spostare il cut dopo 7 tappe. Era già stato annunciata invece la news che quest’anno le Finals non sarebbero state a Trestles, che comunque torna come tappa del circuito dopo diversi anni.
Nuove location
Una delle principali novità di quest’anno è rappresentata dalle location scelte per le gare. Rispetto al campionato precedente, la World Surf League per il 2025 ha rinfrescato il calendario cambiando sia le date che le destinazioni, offrendo agli atleti l’opportunità di sfidarsi su onde con condizioni più disparate tra loro. Tra le nuove tappe introdotte, troviamo luoghi iconici che hanno finalmente riportato un po’ di sereno tra i tifosi più appassionati. Questa scelta strategica non solo arricchisce l’esperienza degli atleti, ma offre anche ai fan più recenti la possibilità di scoprire nuovi angoli del mondo del surf.
Ovviamente non poteva mancare una wave pool, ormai cavallo di battaglia della World Surf League, che ne ha piazzata una anche nel 2025 per fare cassa e vendere l’evento alle televisioni mondiali. Come abbiamo già sottolineato in diversi articoli, le gare di surf sono imprevedibili, lunghe e distanti dall’appetibilità per un palinsesto televisivo, le gare in piscina sono le uniche che permettono alla lega di poter vendere uno show pianificato e senza imprevisti.
Ritorno di J-Bay e Trestles
Ma veniamo ai ritorni che ci stampano il sorriso in faccia. J-Bay torna nel calendario della WSL, portando con sé la magia delle sue onde perfette e dei tubi leggendari che la caratterizzano. Il point sudafricano è un vero e proprio tempio del surf, noto per le sue lunghe onde sinistre e per l’atmosfera che solo questo luogo selvaggio sa regalare. Nell’articolo uscito sul magazine cartaceo AQVA 3.0, Leo ha raccontato la sua esperienza in questo posto magico. Durante il 2024, anno Olimpico, J-Bay è stata sacrificata suscitando non poche polemiche e mettendo a rischio l’economia locale di Jeffrey’s, che su questo evento basa gran parte delle proprie entrare turistiche annuali. La WSL ci ha messo una pezza organizzando una gara con tavole retrò come special event, ma l’impatto economico non è stato sicuramente lo stesso. Visto che Luglio è un periodo abbastanza tranquillo per noi, non escludiamo di farci un salto per raccontarvi la gara.
Un’altra tappa iconica che rientra nel circuito è Trestles, l’onda di San Clemente che non abbiamo avuto la fortuna di trovare attiva mentre ci trovavamo in California a Febbraio. Questo spot è amato per le sue onde costanti ma un po’ meno per il livello che solitamente si può trovare in acqua e per l’affollamento che lo contraddistingue. San Clemente è la patria del surf americano, da qui provengono i migliori talenti (ben 4 atleti nel Tour 2024 sono nati e cresciuti qui), ed è considerato uno dei migliori luoghi per il surf nel mondo. La competizione a Trestles è sempre intensa, con atleti come Toledo, Ferreira e Medina che mostrano le loro manovre più spettacolari in un contesto che esalta il surf di alto livello. Le Finals ripetute in 5 anni si sono rivelate noiose, ma una tappa del circuito qui, con onde di qualità, potrebbe garantire un grande spettacolo. Unica incognita? La scelta del periodo, Giugno potrebbe essere un mese ancora rischioso.
Gold Coast
La Gold Coast australiana, conosciuta per le sue splendide spiagge e le onde di qualità, torna a far parte del tour. Questa tappa non solo offre condizioni eccezionali per il surf, ma anche un’atmosfera festosa che coinvolge tifosi e appassionati. La Gold Coast è un luogo dove il surf e la cultura della spiaggia si fondono, rendendo ogni evento un’esperienza indimenticabile. Uscita dal tour per misunterstanding vari tra WSL e governo locale durante il periodo covid, l’Australia ha deciso di puntare nuovamente forte sul surf andando a finanziare una parte delle spese organizzative del Tour.
Altra azienda della terra dei canguri che supporterà il Tour sarà la Qantas, compagnia di bandiera australiana e sponsor ufficiale della World Surf League per questo 2025. La Gold Coast negli ultimi anni fuori dal Tour, ha regalato onde epiche che hanno “costretto” addirittura Kelly Slater ad infortunarsi per saltare le gare per poi riapparire misteriosamente all’ombra dei tubi di Kirra. I tifosi gridavano alla maledizione del Tour, con le altre tappe australiane che avevano regalato onde abbastanza deludenti. Chi sa che quest’anno il Karma non decida di premiare finalmente gli sforzi della lega per accontentare i fan.
Novità delle Finals alle Fiji
Un’importante novità per la stagione 2025 della World Surf League è il cambio di location per le Finals, che si terranno quest’anno alle Fiji. Dopo essere ritornati nel Tour, costretti all’assenza delle enormi spese da sostenere per organizzare una tappa qui, il governo locale si è messo una mano sulla coscienza ed una al portafoglio ed ha deciso che il surf fosse il cavallo giusto su cui puntare per rilanciare il turismo. Messa un po’ in ombra da Tahiti, protagonista nel Tour e alle Olimpiadi, la location di Cloudbreak quest’anno avrà possibilità di rivincita ospitando il match che assegnerà il titolo.
Surf Pool di Abu Dhabi
Infine, ultima ed altra grande novità del calendario, è l’introduzione della surf pool di Abu Dhabi come seconda tappa della stagione. Una novità annunciata via newsletter qualche mese fa e pillola ammorbidita dalla tappa del mondiale di Longboard che si è tenuta alla fine di Settembre proprio qui. Una scelta principalmente economica che tende ad avvicinare anche il surf alla fame di supremazia nel campo degli sport e del turismo da parte dell’economia araba.
Fallimentare per adesso l’esperienza riscontrata negli altri sport, e se fallisce il calcio, non siamo così ottimisti che il surf possa riuscire nell’impresa. L’entusiasmo per il mondiale in Qatar ed il tentativo saudita di accaparrarsi talenti a cifre astronomiche sono durati poco. Ma la piscina con le onde è effettivamente un’esperienza e non un prodotto e quindi potrebbe riuscire a sfondare in terra araba. Sicuramente i petrodollari arabi sono aria fresca per l’industry del surf che sempre più fatica a riemergere dalla crisi.
Il nuovo Cut dopo 7 tappe
Significativo cambiamento per la stagione 2025 è quello nel sistema del cut. Quest’anno, il taglio avverrà dopo sette tappe anziché cinque. Con 11 tappe di regular season in totale, si va ben oltre la metà del circuito. Una scelta più democratica e meritocratica che prima veniva effettuata dopo sole 5 tappe, che effettivamente non permettevano agli atleti di esprimersi al meglio. Una spada di Damocle sulla testa fin dalla prima tappa non era il top per affrontare serenamente il campionato. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per i surfisti meno esperti di dimostrare il proprio valore su un numero maggiore di eventi, aumentando l’importanza della costanza e della prestazione durante la stagione. I fan ringraziano anche in questo caso. Il nuovo CEO si dimostra un bel paraculo, lasciatecelo dire.
Il ritorno della Brazilian Storm
La Brazilian Storm, un fenomeno che ha dominato il surf mondiale negli ultimi anni, è pronta a tornare in grande stile. Con ben sei nuovi qualificati al Tour, il Brasile si conferma come una fucina di talenti, portando nuova energia e competitività al campionato. Tutte vecchie conoscenze o nomi noti al pubblico. Cinque su sei dei qualificati al Tour avevano già preso parte ad un campionato del mondo, l’unico rookie sarà Edgar Groggia. Anche quest’anno il talento Mateus Herdy non riesce a qualificarsi per un soffio, dodicesima posizione per lui nonostante un 10 eclatante durante l’ultima gara di Saquarema. I brasiliani hanno vinto 7 degli ultimi 10 titoli in palio nella categoria maschile e quest’anno il battaglione coprirà il 32% del totale dei surfisti partecipanti.
Nuovi talenti nel tour: la Francia sorride ancora dopo le Olimpiadi.
Quest’anno, il surf transalpino si fa sentire con l’ingresso di Marco Mignot e Vahine Fierro nel Tour. Entrambi portano con sé non solo un talento indiscusso, ma anche la responsabilità di rappresentare la Francia dopo un anno olimpico ricco di successi. La presenza di questi due atleti segna un traguardo importante per il surf francese e contribuisce a mettere in luce il crescente sviluppo di questo sport in Europa. Solitamente non siamo felici per il successo dei francesi, ma in questo caso ci fa molto piacere vedere un surfista come Marco, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Un ragazzo umile, educato e di grande talento.
Erin Brooks: una nuova predestinata per contrastare la Simmers?
Tra le ragazze le due uniche novità nel prossimo Tour sono rappresentate dall’ingresso in zona Cesarini di Vahine Fierro che fulmina al traguardo la rivale basca Nadia Erostarbe e del prodigio canadese di cui vi abbiamo già parlato in passato, Erin Brooks. La Brooks con il suo surf moderno ed innovativo ha settato nuovi standard per le generazioni future, ispirando migliaia di giovani ragazze ad uno stile più radicale e spregiudicato. Ha già messo in mostra il suo talento in vari palcoscenici, qualificandosi anche alle Olimpiadi. Qualificazione poi revocata per problemi con il passaporto. A soli diciassette anni potrebbe essere la sorpresa nella categoria femminile.
Leonardo Fioravanti: un’opportunità per l’Italia
Concludiamo con quello che per noi è l’argomento più importante del Tour, ovvero l’avventura di Leonardo Fioravanti nel campionato mondiale. Leo si conferma nuovamente presente e diventa ormai uno degli atleti esperti nel Championship Tour. Quest’anno le location sono molto interessanti e strizzano l’occhio al surf potente e tecnico di Leo che potrebbe finalmente togliersi la soddisfazione di vincere per la prima volta una tappa del mondiale. Il surf di Leo è apparso molto solido e ci ha regalato delle performance degne di nota durante gli ultimi due campionati. Adesso serve continuità ed un pizzico di fortuna che è sempre mancata, ma il popolo italiano si farà sentire più forte che mai e lo accompagnerà come sempre sulle spiagge di tutto il mondo sventolando in alto il tricolore.